Il progetto

il programma completo in formato PDF

 

Il progetto si sviluppa in due principali fasi da aprile a settembre 2016; una prima fase formativa seminariale di 6 incontri con docenti appartenenti a diverse discipline e la seconda di workshop per la costruzione dal basso di una mostra di arte contemporanea con pratiche di partecipazione.

L’intero progetto punta ad attivare la partecipazione, a creare una comunità di cura e di pratiche, a coltivare le relazioni, a sperimentare sogni collettivi, ad offrire nuovi strumenti interpretativi e nuove visioni per la progettazione e la fruizione degli spazi.

Questa edizione di Riserve Urbane sarà dedicata allo spirito scientifico e attento alla bontà della natura di Prospero Alpini, illustre marosticense, del quale ricorrono i 400 anni dalla morte.

I nostri temi:
Prospero Alpini, geografia emozionale, rigenerazione territoriale, giardinaggio planetario, arte pubblica, permacultura, estetica del dono, pratiche artistiche e curatoriali site specific

 

Premessa – una cornice tematica

Uno dei principali temi di indagine e forse il più caro a questo percorso è il paesaggio. Nel senso della domanda su cos’è casa (dal greco oikos alla base del termine ecologia e dal latino pagus, insieme di case, villaggio, della parola paesaggio)e nel senso della responsabilità sulle forme della natura circostante che risultano dalle nostre attività, dai nostri bisogni e persino dai nostri singoli pensieri sulla vita e le sue urgenze. Paesaggio come luogo di mediazione, come risultato e non come dato primario. Come relazione e esito della cultura immateriale come di quella manifesta.
L’attenzione è diretta su figure e forme come l’hortus conclusus e l’orto collettivo, il giardino privato e quello pubblico, ma anche il parco, la riserva e infine lo spazio in movimento: si tratta di indagare i margini – come luoghi privilegiati di relazioni tra sistemi confinanti –, di leggere il movimento, osservare la vitalità del rapporto dentro-fuori, cogliere il dialogo, la potenzialità di scambio e accrescimento di valore che coincide poi con le radici etimologiche di recinto e paradiso, entrambe alla base dei termini giardino e orto.
A questo indirizzo è premessa una riflessione sulla dimensione comunitaria dell’arte, sulla sua capacità di riattivare e rivitalizzare connessioni perdute tra le persone e tra le comunità e il loro territorio.

Pertanto temi come la rigenerazione urbana e strumenti come il riuso temporaneo attraverso la pratica dell’arte, che sono stati le basi dell’edizione 2015, si ripropongono come le sponde pratiche e teoriche all’attività di questa seconda edizione.

 

Obiettivi


conoscere, approfondire, fare e mettersi in gioco:
Fare formazione sulla creazione di un evento culturale e contemporaneamente dare spazio per la messa in pratica delle conoscenze acquisite.


pensare e fare insieme. cultura e partecipazione:
Attivare pratiche di partecipazione anche nella fase di produzione dell’evento oltre che nei suoi contenuti.


essere site specific:
Concepire un evento culturale sulla base di un’accurata ricerca, di rispetto e aderenza al luogo scelto per ospitarlo.


riusare riattivare rivitalizzare:
Gettare una nuova luce sugli spazi vuoti, abbandonati e marginali della città di Marostica (dentro e fuori le mura), del territorio circostante e delle frazioni collinari, attraverso un riuso temporaneo che ne evidenzi le possibilità e le potenzialità come risorse per riattivare processi e attività sostenibili.


ascolto empatia e interesse per l’altro
Parlare con semplicità e cercare uno scambio con le persone. Coinvolgerle con il linguaggio poetico dell’arte, ascoltando le storie e ripensando sogni e bisogni delle comunità insediate.


una mostra per sorprendersi e riconnettersi:
Riattivare le connessioni tra il luogo e la comunità che lo abita attraverso lo strumento della mostra che diventa un’occasione di riscoperta e di nuova fruizione del luogo che la ospita.


una mostra per capire e per coinvolgersi:
Infine produrre conoscenze e favorire la riflessione in maniera inclusiva e coinvolgente rivolgendosi a tutti i segmenti della comunità marosticense ed extracomunale su possibilità nuove e sostenibili di sviluppo culturale, sociale ed economico.

 

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