La cultura alza le serrande

(Marostica / maggio – novembre 2015)
Il progetto che ha proceduto la creazione di
riserve urbane.

 

Ideato da Elisa Geremia e Mirco Corato in collaborazione con Silvia Petronici nell’ambito delle attività dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Marostica, con il patrocinio e il sostegno di Città di Marostica in collaborazione con l'Associazione Commercianti e il contributo di sponsor privati.

Percorso formativo sui temi della rigenerazione urbana, del riuso temporaneo di spazi in stato di abbandono e della progettazione partecipativa di eventi di arte contemporanea con procedure site specific.
Esplorazione, censimento e mappatura degli spazi in stato di abbandono o sottoutilizzo e delle aree marginali. Ideazione, progettazione e produzione di un evento finale: arte pubblica e partecipativa, pratiche artistiche site specific.
apertura bando: 16 Aprile 2015 (aperto a tutti, senza filtri e selezioni)
aiornate di formazione: da venerdì 15 a domenica 17 Maggio 2015 (costo di partecipazione: 20 euro)
workshop: dal 20 Maggio a Novembre 2015 (costo di partecipazione: 15 euro)
Nota: le quote di iscrizione sono state destinate ai costi di produzione della mostra

 



Diamo i numeri

3 seminari di formazione a maggio
52 persone iscritte ai seminari
5 mesi di workshop
42 partecipanti iscritti al workshop
7 gruppi di lavoro (artisti, curatori, grafici, ufficio stampa, relazioni esterne, produttori, fundraiser)
1 curatore artistico del progetto
20 incontri operativi per l’ideazione e l’organizzazione della mostra
1 mostra finale della durata di un mese (10 ottobre – 10 novembre)


Docenti invitati

Temporiuso.net
è un’associazione culturale per la promozione di progetti di riuso temporaneo di spazi in abbandono ed è anche una rete di collaborazioni con associazioni, attivisti e ricercatori a scala locale ed internazionale. In questi anni abbiamo avviato workshop, seminari internazionali, lectures, visite guidate, eventi, incontri pubblici, bandi di concorso con diverse Università, Accademie d’arte, Istituti di ricerca, studi di architettura, associazioni culturali, cooperative, stilisti, designer e atelier di artisti.

Isabella Inti,
socia fondatrice e presidente dell’associazione Temporiuso.net. È architetto ed insegna Urban Planning al Master in Architecture al Politecnico di Milano.
Dopo le esperienze di paesaggista e ricercatrice per la riattivazione di spazi in abbandono o sottoutilizzati in diversi contesti internazionali all’Avana, Berlino, NYC, Rotterdam, San Francisco nel 2000 è tornata a Milano (e ancora si chiede il perchè). Dal 2001 con multiplicity, network di urbanisti, sociologi, fotografi, filmmakers, ha svolto attività di ricerca sui processi di trasformazione della condizione urbana contemporanea e realizzato mostre, installazioni, dibattiti pubblici. Dal 2001 è attivista di Cantieri Isola associazione con la quale ha occupato l’ex fabbrica Stecca degli Artigiani e promosso progetti di rigenerazione urbana partecipati. Dopo anni di battaglie e contrattazioni gestisce oggi, con la rete ADA Stecca, il centro socio-culturale Stecca 3.

Domenico Patassini
Già preside della Facoltà di Pianificazione presso Iuav Università di Venezia dal 2004 al 2010, è tuttora membro del Collegio docenti del Dottorato in ‘Nuove tecnologie: territorio e ambiente’, in qualità di esperto. Presso lo Iuav ha insegnato dal 1976 al 2011 modelli di analisi territoriale, teorie e tecniche della valutazione di supporto all’urbanistica e ai processi di pianificazione.
Ha pubblicato numerosi testi e articoli sugli argomenti e svolto attività professionale come ‘planner’ e come formatore in Italia e all’estero, presso amministrazioni pubbliche e università. È stato presidente dell’Associazione Italiana di Valutazione ed è tuttora membro del Board editoriale della rivista “Rassegna Italiana di Valutazione” e della relativa collana FrancoAngeli.

Denis Bordignon,
architetto. Vive e lavora tra Bassano del Grappa, Padova e Venezia. Si occupa di riqualificazione urbana e recupero dell'esistente, comunicazione dei processi di trasformazione urbana.
Partner della casa editrice Urban Press, attiva nel campo dell'architettura e pianificazione territoriale.
Nel 2011-13 segue il progetto '900 architetture e città del Veneto, atlante delle architetture di rilievo sottoposte a vincolo da PTRC della Regione veneto, censimento e opere presenti alla XII Biennale di Architettura a Venezia.
È tra i fondatori e attuale presidente di Urban Center Bassano, contenitore poliedrico di studi e progetti: luogo di comunicazione e supporto ai processi partecipativi nelle trasformazioni urbane dell'area bassanese.

L'Urban Center di Bassano del Grappa
è lo spazio di dialogo, comunicazione e confronto sulla progettazione e lo sviluppo urbano dell’area Bassanese; un polo culturale atto a divulgare i nuovi linguaggi della città contemporanea.
Promotore e diffusore di buone pratiche finalizzate ad aumentare la consapevolezza dei cittadini e, attraverso il supporto alle istituzioni uno strumento utile alla costruzione di politiche urbane condivise.
Le attività che esso promuove sul piano scientifico e culturale, attraverso la progettazione partecipata, comunicazione
e condivisione, accompagna i processi di trasformazione urbana per diffondere cultura e conoscenza su temi sociali, economici, ambientali. Svolge inoltre attività divulgative e formative sui temi dell’architettura e pianificazione territoriale attraverso workshop ed esposizioni temporanee.
La prima piattaforma fisica e virtuale del sapere condiviso nell’area pedemontana bassanese.

Silvia Petronici,
laureata in Filosofia, curatore indipendente, si occupa in prevalenza di pratiche artistiche site specific e di pratiche di partecipazione concentrando la sua ricerca con gli artisti sui temi del paesaggio, della natura e del senso di comunità. Negli ultimi due anni ha curato #Connected, progetto espositivo presso gli Orti Botanici di Firenze e Palermo e il ciclo di residenze per artisti e curatori “senseOFcommunity_lo spirito comunitario dell’arte nella società 2.0”, in entrambi sono centrali i temi del rapporto natura/cultura, del paesaggio come risultato di pratiche vitali e della rete sostanziale e semantica che lega le persone e il loro ambiente. Il linguaggio artistico è considerato uno strumento di ricerca e conoscenza del mondo. Questa tipologia di interventi artistici (site specific) si propone di studiare uno spazio nella sua dimensione simbolica e nella sua densità di luogo. Parlare con semplicità di questioni come la connessione con la natura e la costruzione del paesaggio e cercare uno scambio con le persone. Coinvolgere le persone con il linguaggio poetico dell’arte, ascoltando le storie e ripensando sogni e bisogni. Riattivare le connessioni tra il luogo e la comunità che lo abita attraverso la mostra finale che diventa un’occasione di scoperta e di nuova fruizione del luogo che la ospita.

 

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